domenica, febbraio 14, 2010

 

Senza famiglia?

Un tribunale italiano ha condannato i genitori di un gruppo di ragazzi alla multa di 450.000 euro perché i loro figli avevano stuprato più volte una ragazzina di dodici anni. Motivazione: quei genitori avranno mancato ai loro compiti educativi, con l’aggravante che quei giovani sicuri durante gli interrogatori non avevano mostrato il minimo segno di pentimento. Il tribunale aveva giudicato che compito dei genitori non è solo un’educazione etica, in questo caso assente, ma anche un’educazione ai sentimenti, dei quali i loro figli si dimostrarono assolutamente digiuni.
Riferisco questo fatto perché ho sempre sostenuto che, quando un figlio delinque gravemente, anche il genitore deve essere coinvolto nella correzione, forse non con multe salate, ma con l’obbligo di seguire dei corsi formativi sui propri compiti educativi.
Quando feci questa proposta, a chi di dovere, mi fu risposto che ha poco senso obbligare dei genitori a fare cose in cui non vogliono impegnarsi. Ma tutto dipende come si presenta e conduce questa formazione, perché resta sempre vero che il “mestiere” dei genitori è socialmente il più difficile, ma il meno insegnato!
Una volta c’erano delle tradizioni famigliari forti, di grande rilievo morale, e la religione faceva la sua parte.
Oggi la realtà è diversa, specie in famiglie dove i genitori hanno dato spettacolo di lotte interne fra i membri della coppia, seguite da divorzi, lasciando magari alla madre il compito di educare da sola dei figli adolescenti che contestano la sua autorità e si vendicano con un comportamento delittuoso per un’infanzia serena a loro negata. Inoltre ci sono casi dei genitori che devono lavorare ambedue, lasciando i figli troppo soli. Lo Stato è chiamato ad intervenire, affinché i genitori siano aiutati ad allevare, ma anche educare i figli.

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