lunedì, agosto 24, 2009

 

Pensieri positivi

Anche se queste note sono poco lette e minimamente commentate, riprendo a riportare anche qui le mie Etich(ett)e del settimanale "il Caffè".
Non essendo, in questo periodo, capitato nulla di “etichettabile” riprendo il tema Chiesa. Nelle ultime puntate abbiamo parlato della crisi del cristianesimo in Europa e negli Stati Uniti, ma è giusto vedere anche i semi di bene, i motivi di speranza che pur esistono nel campo religioso. Ne accenno due: i movimenti moderni e le parrocchie vive. I movimenti riprendono esperienze già in atto nel medioevo quando iniziarono i così detti Terz’Ordini. Ora, come allora, ci si ispira ad un fondatore carismatico e si sviluppa una spiritualità forte ed uno spirito comunitario intenso. Sono delle vere scuole di formazione e, in quanto tali, curano molto l’istruzione religiosa dei propri membri e lo spirito comunitario che li unisce.
Le parrocchie vive non mancano, dove tutto non ruota attorno al parroco ma vi è una distribuzione di ruoli nei quali sono impegnate molte persone. La loro presenza è capillare sul territorio, prestano il loro servizio e fanno le loro proposte a tutti, sviluppando un grande spirito di missionarietà.
Dato che ambedue queste istituzioni spesso convivono sullo stesso territorio, è indispensabile che vi sia collaborazione. In merito ho un ricordo personale: diversi anni fa trovandomi per una settimana in un centro torinese dove era in vacanza il cardinale Michele Pellegrino - arcivescovo di Torino, uno dei più illustri padri conciliari - durante un pranzo, parlammo delle parrocchie e dei movimenti. Il cardinale mi disse che per la sua diocesi erano ambedue delle ricchezze, che dovevano lavorare insieme per diffondere il Vangelo; le parrocchie raggiungendo il massimo numero possibile di persone lontane con una grande apertura, i movimenti con un’opera formativa forte evitando però possibili chiusure. Ho sempre ritenuto che P. Michele (così lo chiamavano i suoi diocesani) avesse ragione. Solo attraverso questa collaborazione ci sarà un’azione incisiva di spiritualizzazione per una società come la nostra che ne ha immensamente bisogno. Questi semi di speranza sono destinati a crescere ed aumentare, se tutte e due le istituzioni citate riconoscono l’importanza reciproca e si sforzano di collaborare.

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