domenica, gennaio 25, 2009

 

Uccellacci e uccellini

Chi sono quei neri uccelli rapaci che cercano di dilaniare quella povera, inerme Svizzera? Hanno l’occhio torvo e cattivo, il becco acuminato e aggressivo, le zampe ben piantate per avere la necessaria forza di distruggere l’Elvezia. Ma chi sono? Sono gli stranieri. E cosa vogliono? Abusare della nostra patria. Ecco i pensieri che mi frullano in testa ogni volta che vedo questo cartellone pubblicitario che sprizza da tutti i pori odio, violenza, aggressività, pregiudizi, falsità.
Sì, soprattutto falsità, perché chi sparge questo odio non tiene calcolo che il lavoro degli emigranti garantisce lo sviluppo, che gli accordi sono necessari per la nostra crescita, che politicamente non si può rischiare di fare un passo indietro, che il Paese ha bisogno dei mercati stranieri, che accordi come questi sono molto vantaggiosi per le zone di frontiera. Ecco cosa dicono i sindaci delle maggiori città svizzere. Ed io cosa dirò? Come uomo ripeto quello che dicono loro. Come cristiano dico con chiarezza che un voto contrario va contro la mia fede, contro la parola di Cristo, contro il vivere cristiano, contro il precetto fondamentale della mia religione: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. E come frate (fratello) dico che questa “politica” dell’amore è la caratteristica di un altro frate (fratello) che ho preso come modello, Francesco d’Assisi.

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Comments:
Forse gentile Padre Callisto qualcosa le sfugge, forse anche lei e accecato dalla propaganda governativa, e non ha capito che l’opposizione agli accordi bilaterali non e per niente un opposizione all’immigrazione, immigrazione che tra l’altro in passato (anche senza libera circolazione ) e sempre stata ben accetta alla nostra gente , in quanto foriera di manodopera utile e qualificata, ma bensì un opposizione ad un impoverimento generale della popolazione, una lotta contro le multinazionali (nostrane ed estere) le quali mirano solo a far pressione sui salari, con il solo fine di ottenere guadagni più lauti da spartirsi fra avidi menager.
la libera circolazione ha arrecato (e non arrecherà) che danno all’economia della nostra gente che sempre più fatica ad arrivare a fine mese , mettere in concorrenza un operaio (ad es. ) ticinese, al quale non bastano certo 3000 Fr al mese per far fronte alle numerose spese alle quali noi semplici cittadini siamo chiamati a far fronte ogni mese , contro della manodopera (altrettanto qualificata) alla quale nel proprio paese bastano 150-200 fr per sopravvivere mi sembra decisamente amorale.
Inoltre mi sembra che lei onorando padre non a fatto caso di come questi accordi siano discriminatori nei confronti delle genti provenienti da paesi terzi all’unione europea (quelli che gli europei chiamano extracomunitari), persone (magari provenienti da situazioni disperate) che non avranno più nessuna possibilità di venire in Svizzera per trovare un lavoro o semplicemente una speranza per il futuro,senza dimenticare il problema dei sans-papier persone che da anni vivono nel nostro paese e che non chiedono che di poter lavorare, ma che con i Bilaterali rischiano di essere espulsi e rimandati in paesi dove la loro esistenza è messa a repentaglio, a questo proposito la legislazione europea parla (purtroppo) molto chiaro.

Mi permetto di risponderle anche sulla polemica riguardante i manifesti UDC ( quelli degli uccelli)
sono dell’idea che ognuno interpreta i manifesti come meglio crede, personalmente più che paesi o persone nei corvi ci vedo i burocrati di Bruxelles, i patron delle nostre multinazionali, i grossi impresari europei e non da ultimi anche i nostri governanti, tutta gente che mira solo a costruire in Europa una società facsimile a quella Cinese dove i cittadini vengono solo sfruttati per i loro fini danarosi, dove le persone non hanno più nessun diritto,ma solo doveri nei confronti di uno stato centralista .

Sperando di non averla annoiata con i miei propositi opposti ai vostri, le porgo i miei più distinti saluti.
 
Caro Callisto, che sorpresa! Un tuo blog...ma certo, da te potevo aspettarmi questo ed altro. Ti scriverò presto personalmente. Un abbraccio, Ornella
 
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