domenica, giugno 15, 2008

 

Gli esami non finiscono mai

Devo iniziare questa Etic(hett)a con un’errata corrige. Nel pezzo della scorsa domenica avete letto: “Le due votazioni della scorsa domenica hanno comunque un denominatore etico comune che si chiama “socialista responsabile”. Oibò! Una persona che non appartiene a nessun partito non può scrivere “socialista responsabile”, ma “socialità responsabile”.
Per la verità anch’io ho un partito, quello della cultura, al quale appartengono anche diversi deputati del nostro Gran Consiglio, pur militando in partiti tradizionali e assolutamente laici, fra i quali voglio espressamente citare: Edo Bobbià (liberale) e Chiara Orelli (socialista). Quest’ultimi, alcuni giorni fa, in occasione della concessione di sussidi statali per i restauri del santuario della Madonna del Sasso, hanno esortato il Legislativo a concederli proprio in nome dell’importanza artistica e storica, quindi secondo la valenza culturale. Bobbià e Orelli non sono membri di qualche congregazione cattolica-mariana, ma sono persone colte, intelligenti e sensibili.
Ma durante quella seduta, vi è stato uno sfoggio di incultura e insensibilità. Lo ha dato Boris Bignasca, il “Nanetto” (non solo perché figlio del Nano), che ha negato, a nome strettamente personale ma trascinando i suoi (Lega), questi sussidi. Negazione sostenuta da motivi che denotano una profonda ignoranza, inammissibile per chi ha parola nel massimo consesso politico del Cantone. Al Nanetto bisogna ricordare quanto segue:
1 Il complesso della Madonna del Sasso nel 1848 è stato incamerato (rubato ai frati legittimi proprietari) dal Governo di allora, ora è suo ed è giusto che provveda.
2 I Cappuccini nel 1967 hanno avallato questo incameramento tramite una convenzione, firmata per i frati dal sottoscritto, con la quale i Cappuccini si sono impegnati a sostenere le spese ordinarie, mentre lo Stato proprietario si è preso a carico le spese straordinarie.
3 Il santuario e il complesso conventuale fanno parte dei “Sacri Monti”, monumenti tra i più significativi del nord Europa e , in quanto tale, ha un valore storico-artistico-culturale internazionale.
4 Il vescovo non è mai stato proprietario del santuario, bensì i francescani. Confondere diocesi e ordini religiosi è un altro segno d’ignoranza.
5 Nel complesso del Sasso oltre a monumenti artistici, firmati da grandi nomi (uno per tutti il Bramantino), vi sono opere importanti di artisti ticinesi (statue del Silva, deposizione di Antonio Cisari).
6 È uno scrigno di doni degli emigrati ticinesi, quindi è un monumento alla storia della nostra emigrazione.
7 Per i cattolici (e sembra che il Nanetto si professi tale) è uno dei luoghi di culto più importanti del nostro paese.
A Boris Bignasca il detto: “Un bel silenzio non fu mai scritto”.

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