domenica, giugno 08, 2008

 

Di nuovo politica

Non ricordo di avere avuto una reazione di gioia tanto forte dopo una votazione come quella di domenica scorsa. Sono stato veramente soddisfatto dell’esito negativo per gli sgravi fiscali e per la bocciatura delle nuove difficoltà che si sarebbero volute introdurre per gli emigrati.
Per la prima votazione la mia soddisfazione non è dovuta solo al fatto che non mi attendevo un risultato così netto, nemmeno al fatto - pure importantissimo - che non si sono sottratti soldi allo Stato, ma soprattutto al fatto che il popolo ticinese ha dato prova di senso di responsabilità e quello svizzero di ospitalità.
Con l’aria che tirava il risultato non era scontato, infatti con una Lega cantonale e una Udc nazionale col vento in poppa, non mi aspettavo un voto così chiaro.
Le due votazioni hanno comunque un denominatore etico comune che si chiama “socialista responsabile”. Lo ha la votazione sugli sgravi fiscali che voleva arricchire i ricchi e dare le briciole ai poveri. Lo ha la votazione “Per le naturalizzazioni democratiche” che voleva chiudere ancora di più la porta agli stranieri rendendo sempre più difficile l’integrazione anche per chi lavora con noi e per noi.
La Lega - come è nel suo stile - medita vendetta o almeno ripicca. Ma da chi ha un animo facile agli insulti, difficile al dialogo, non ci si può aspettare altro. Comunque il popolo, al quale la Lega facilmente si appella, gli ha in maggioranza risposto che non ha affittato il cervello in via Boglia a Lugano. Forse ci sarà qualcuno che in buona fede ha votato per la riduzione fiscale, credendo ancora che la stessa porti nuove imprese. Crederemo a questa buona fede quando conosceremo nome e cognome delle imprese che hanno arricchito il Ticino dopo gli ultimi sgravi fiscali. L’Udc nazionale la vendetta l’aveva già consumata espellendo l’Udc grigionese dal partito nazionale. Chi nel proprio nome ha il termine “democratico” si è dimostrato molto coerente! Ma dalle ultime notizie sembra che ci siano fior di Consiglieri federali che voltano le spalle a Blocher, come il nostro Consigliere di Stato - questa volta - le ha voltate a Bignasca. Queste autorità indipendenti hanno senso etico, perciò meritano la loro parte di lode di questa Etic(hett)a.

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