domenica, febbraio 06, 2011

 

Armi e violenza

Domenica scorsa ho parlato di Gandhi, uomo di pace; chissà cosa avrebbe votato in occasione della prossima iniziativa "No alle armi" (per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi). Non ho dubbi, se penso che lo scopo è quello di combattere la violenza. Di solito non esprimo il mio voto, ma in questa occasione, come uomo, come cristiano e come francescano, dico che voterò "sì".
Come uomo sono contrario ad ogni violenza (ma non considero tale la difesa), perciò non approvo il fatto di tenere in casa gli strumenti per perpetrare violenza contro gli uomini e contro gli animali (caccia).
Considero la pace come un bene supremo e cerco di esortare a vivere ed operare per mantenere la pace.
Come uomo-svizzero: non credo che il mio "sì" sia contro i valori nazionali; povera Svizzera se deve riporre i suoi valori nelle armi e nelle sue tradizioni guerresche.
Come cristiano: credo alle beatitudini evangeliche, una delle quali proclama: "Beati i costruttori di pace". Cerco di essere fra coloro che gli angeli hanno salutato con l'annuncio natalizio: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà".
Come francescano: il Santo d'Assisi chiese ai suoi frati di rinunciare alle armi per essere testimoni credibili di una predicazione di pace nelle città e nelle campagne umbre, in un tempo in cui anche i contadini uscivano armati per paura dei banditi che infestavano le campagne. Inoltre S. Francesco ha dato due grandi esempi quale operatore di pace: quando andò incontro al lupo di Gubbio armato di amore e di perdono e quando raggiunse in Oriente i crociati esortandoli a non combattere, anche se lo scopo di quella guerra era considerato - da tutta la cristianità - santo: la riconquista del sepolcro di Cristo. È lo spirito di questa iniziativa - oltre agli effetti preventivi - che mi interessa: promuovere la pace, privilegiare una convivenza senza armi palesi o nascoste nelle nostre case. Chi è contrario all'iniziativa mi sembra che questo spirito non lo coltivi.

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