domenica, gennaio 09, 2011

 

PROVERBI

Qualcuno dice che iniziare l'anno con dei proverbi porta fortuna; crediamogli. Ci sono dei proverbi antichi che sono passati nel proverbiale dimenticatoio, quasi fosse la loro casa naturale. Quest'oggi vorrei farli uscire per offrirli alla nostra riflessione. Eccone alcuni: Nell'ora della prova la ricchezza è inutile, mentre l'onestà può salvare anche dalla morte./ Disprezzare il prossimo è da insensati, è più ragionevole saper tacere./ Chi vuole imparare ama i consigli; chi odia i rimproveri diventa stupido./ Lo stolto manifesta subito la sua rabbia, ma chi ignora un insulto si mostra accorto./ L'indolente non arriva ad arrostir la preda: la persona laboriosa rappresenta una fortuna./ Controlla la tua lingua e proteggerai la tua vita; chi parla senza freno si prepara la rovina./ C'è chi fa il ricco e non ha nulla; c'è chi fa il povero e possiede ricchezze./ La ricchezza rubata svanisce d'un soffio, ma chi ammassa piano piano si arricchisce./ Una speranza che non si realizza fa soffrire; un desiderio che si adempie da gioia di vivere./ La sapienza dell'uomo prudente sta nel riflettere prima di agire; la stoltezza degli sciocchi sta nell'inganno./ Uno sguardo sereno dà gioia profonda; una buona notizia ridona forza./ Chi ascolta consigli salutari può considerarsi saggio; chi rifiuta l'educazione disprezza se stesso; chi ascolta gli insegnamenti acquista buon senso./ Prima della rovina c'è la superbia; prima della caduta c'è l'arroganza./ Chi strizza l'occhio progetta inganni; chi stringe le labbra ha già commesso il male./ Chi è paziente è più di un eroe: chi domina se stesso è più di un conquistatore./ Si gettano i dadi nel bussolotto, ma la decisione dipende tutta dal Signore./ Meglio un piatto di verdura a una tavola di amici, che un bue grasso alla tavola di nemici./ Meglio un pezzo di pane secco in tranquillità, che una casa dove si fanno banchetti con litigi./ Un regalo è come una bacchetta magica, dovunque ottiene quel che si vuole./ A chi dà bustarelle si spalanca ogni porta, introdotto alla presenza dei potenti./ Chi disprezza, compera./ Chi compera dice sempre: "robaccia, robaccia"; ma quando se ne va è contento di aver fatto un affare./ Cantare allegre canzoni ad uno che soffre è come togliergli il mantello in un giorno di freddo./ Acqua fresca per una gola assetata è una buona notizia da un paese lontano./ Anche se pesti lo stolto nel mortaio in mezzo ai grani, da lui la stoltezza non si stacca mai.
Ognuno legga, mediti, scelga e ne faccia tesoro per l'anno nuovo.

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