domenica, giugno 13, 2010

 

Nostre radici culturali

Sabato scorso sono stato a visitare la mostra dei crocefissi (Mysterium Crucis) di Mendrisio. Bellissima!
Complimenti a Don Angelo Crivelli e alla sua equipe per aver raccolto tanti cimeli d’arte religiosa di cui è ricca la nostra terra. Se ci fosse stata una piccola sala con qualche significativo crocefisso moderno (Remo Rossi, Felice Filippini, Guido Gonzato, Fra Roberto), si poteva testimoniare che il cristianesimo anche oggi, nel Ticino, è ispiratore d’arte e sa creare opere preziose.

Il giorno dopo ho partecipato alla manifestazione dei 100 anni della FeBaTi (Federazione Bandistica Ticinese) sia come ex presidente della Civica Filarmonica di Bellinzona, sia come delegato vescovile (Mons. Grampa, spiacente, era impossibilitato) e ho benedetto il nuovo vessillo. Cerimonia ricca e varia, molto bene organizzata. Durante la stessa, oltre alla benedizione, abbiamo avuto altri momenti (musicali) di spiritualità; il canto degli esuli ebrei in Babilonia (Salmo) di Giuseppe Verdi eseguito magistralmente dal Coro polifonico di Mendrisio, il Salmo Svizzero (pure una preghiera), dei pezzi di un gruppo che suonava il corno delle alpi che richiamava le melodie meditative di chi vive e lavora sulle nostre montagne.

Tutto questo mi fa concludere che le radici cristiane e spirituali del nostro paese sono sempre profonde e non mi meraviglia che, in quelle sedi di scuola media dove si danno almeno due opzioni per l’istruzione religiosa, parecchi allievi – per il prossimo anno – abbiano scelto l’opzione confessionale.

Da noi nessuno che abbia un minimo di cultura pensa che la religione sia un affare privato. Oltre alle croci, alla musica, anche altre arti si ispirano alla religione: pensiamo alle chiese di Tami e di Botta per l’architettura, ai romanzi di Martini per la letteratura. Sarà personale il modo di essere (o non essere) religiosi ma la storia, la tradizione e l’arte che alla religione si ispirano sono patrimonio sociale che va difeso e conservato per la nostra cultura.

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