domenica, giugno 13, 2010

 

Collaborazione

Lo scorso 2 giugno si è riunito a Bellinzona, presso il centro Spazio Aperto, il gruppo istituito dal Governo per uno studio strategico sull’agglomerato urbano del bellinzonese.
Fanno parte di questo gruppo persone residenti nel bellinzonese: non solo delle autorità, sindaci, gran consiglieri ma anche alcune persone che hanno un ruolo particolare: industriali, presidenti di associazioni, uomini di cultura. Quando mi è stato chiesto di essere membro di questo gruppo ho accettato perché mi è stata data questa motivazione: dal momento che è cresciuto e lavora come uno dei parroci di Bellinzona deve conoscere bene la regione.
Come hanno riferito i nostri quotidiani, alcuni sindaci si sono rifiutati di partecipare a quella prima riunione ritenendo che il gruppo aveva lo scopo di proporre la fusione dei comuni attorno al centro di Bellinzona. Non sembra che lo scopo diretto sia questo; comunque coloro che hanno rifiutato, secondo me, hanno avuto torto per il semplice motivo che non ci si può arroccare dietro la fissazione delle istituzioni per salvaguardare il proprio potere o quello del rispettivo Comune. “Le Istituzioni sono al servizio dell’uomo, non l’uomo al servizio delle istituzioni”, direbbe il Vangelo. Ora gli uomini sono cambiati, non solo numericamente; hanno perciò bisogno di aggiornare le proprie Istituzioni. Andar contro questo aggiornamento vuol dire andar contro la storia, e chi lo fa ne esce sempre perdente.
Vi è inoltre una questione economica: i grossi Comuni che sono riusciti a fare delle modifiche nel loro assetto istituzionale hanno risparmiato e ora aiutano i Comuni meno ricchi. E’ prevedibile che domandino a questi di fare uno sforzo per risparmiare, dicendosi non disposti di continuare ad aiutare se non vedono la buona volontà di risparmiare. Ma ciò che è più importante è lo spirito di collaborazione che deve animare i Comuni che abitano in uno stesso territorio; soltanto così il paese potrà crescere e le istituzioni essere al servizio dei cittadini.

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