domenica, marzo 07, 2010

 

Attualità della Quaresima

Siamo in Quaresima. Un tempo la Chiesa Cattolica esigeva dai suoi fedeli l’astinenza dalle carni e il digiuno.
Oggi, di queste pratiche è rimasto un pallido ricordo, il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Per la verità il digiuno è tornato di moda, lo hanno scoperto gli “apostoli della magrezza” che in esso hanno visto un mezzo efficace per ottenere un aspetto attraente. Ma recentemente si è anche scoperto che con il digiuno non si dimagrisce affatto; alla prima occasione le cellule affamate ricuperano il grasso e si rivestono più che mai di un cuscinetto. Lo si definisce effetto “yo-yo”. Mentre gli apostoli della salute fanno marcia indietro, anche i medici sconsigliano digiuni che portano all’anoressia, e gli stilisti arrivano a scartare le modelle-lucertole.
Stanno aumentando le persone che digiunano per motivi laici più nobili; per non appesantirne il corpo a danno dello spirito, per amore dello studio che non è aiutato da una pancia troppo piena, ed anche perché ci si sente meschini nell’abbuffarsi quando milioni di uomini muoiono di fame. Il digiuno per motivi spirituali e caritatevoli, espulso dalla porta, rientra dalla finestra. Nella spiritualità medioevale, dove il digiuno era severo, veniva motivato da questo aforisma tutt’altro che banale: “Ciò che Adamo mangiando ha perso, Cristo lo ha riconquistato digiunando”. Se per Adamo intendiamo l’uomo materiale e vediamo in Gesù Cristo un modello spirituale, questo detto va bene per tutti noi, credenti e non credenti.
Un tempo al digiuno era unita l’astinenza dalle carni e forse da questa pratica sono nati i vegetariani a scopo salutifero e religioso. Le antiche motivazioni che sostenevano l’astinenza non erano certo di carattere igienico, ma economico; la carne costava, il pesce - soprattutto in paesi di mare e di lago - era il cibo dei poveri. Oggi le condizioni si sono invertite. Ma un po’ di astinenza fa bene alla salute, all’ecologia, alla partecipazione economica e affettiva con coloro che un pezzo di carne commestibile non possono nemmeno sognarlo perché non l’hanno mai visto.
Il “Sacrificio Quaresimale” e il “Pane per i fratelli” incanalano i nostri risparmi ottenuti con l’astinenza e il digiuno verso chi ha bisogno.

Etichette: , , ,


Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?