domenica, febbraio 07, 2010

 

Il senso della vita

Penso che a nessun ticinese, sensibile e non superficiale, sia passato inosservato un tristissimo fatto: l’aumento dei suicidi e lo stroncamento di vita per disgrazie stradali, col pericolo che aumentino ancora di più durante la prossima settimana di carnevale.
Abbino le due disgrazie per il loro denominatore comune: la perdita della vita.
Perciò mi sembrano lecite due domande: ma è un bene così trascurabile la vita? Quali possono essere le cause che la rendono poco apprezzabile al punto che uno decida di togliersela, altri di metterla in pericolo per se stessi e per gli altri?
Prima di rispondere voglio manifestare alcuni sentimenti. Innanzitutto il profondo rispetto per chi si è tolto la vita. Quando ho dovuto fare funerali in simili occasioni - anche di miei allievi - ho sempre raccomandato di mettere in pratica il Vangelo: “Non giudicate”. Che diritto abbiamo di coltivare pensieri e di pronunciare parole su fatti di cui non conosciamo le cause più profonde? Inoltre il mio pensiero va a chi rimane. I due casi - suicidio e disgrazia - lasciano gente nel dolore e nel lutto che domanderanno molto tempo e molta forza per essere smaltiti.
Detto questo, con tutto il cuore, mi ripropongo l’interrogativo: perché si stima così poco la vita da rinunciarvi e da non avere tutte le cure possibili per rispettarla in se stessi o negli altri? Le risposte possono essere diverse: in un mondo dove vengono coltivati soprattutto i beni materiali (denaro, comodità), un bene spirituale come la vita, spesso non è sufficientemente apprezzabile.
Le scene di violenza a cui troppo spesso siamo sottoposti (specie sui canali televisivi privati italiani) iniettano il disprezzo per la stessa. La facilità con cui si elimina la vita del nascituro per salvaguardare i diritti della donna negando il diritto del feto, non aumenta il rispetto della vita. La mancanza di fede in un Dio autore e donatore di vita, non permette a troppe persone di ricorrere a lui, quando questa è in pericolo per gravi disgrazie, forme depressive, tragedie in famiglia e sul lavoro.
Malgrado tutto ciò un pensiero dovrebbe aiutarci tutti: la vita è un bene donato a noi per fare del bene agli altri.

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