domenica, novembre 01, 2009

 

Tutti i Santi

Quest’oggi la Chiesa cattolica festeggia tutti i Santi. Per la Chiesa protestante è la festa della Riforma. Due feste che sembrano negarsi a vicenda perché i riformati hanno abolito il culto dei Santi e le loro effigi nelle chiese, per far esaltare maggiormente il culto di Dio e di Gesù Cristo e la sua persona. I cattolici invece non hanno accolto quelle riforme necessarie che Lutero e i suoi seguaci avevano proposto. E con la Controriforma chiusero maggiormente la Chiesa dentro schemi stretti. Forse il culto dei santi ha avuto in campo cattolico delle esagerazioni. Tant’è vero che Urbano VIII, nel 1500, ha dovuto regolarlo avocando alla Santa Sede la decisione di beatificare e canonizzare quelle persone che si ritenevano modelli di vita cristiana. Ma poi lungo i secoli qualche esagerazione non è mancata. Paolo VI, per esempio, per stare ai nostri tempi, rallentò di molto la beatificazione e canonizzazione di bambini e giovinetti che sotto il pontificato di Pio XII aveva preso il largo. Piuttosto rigido è stato Papa Giovanni XXIII; dello stesso si dice che aveva qualche reticenza anche sulla persona di Padre Pio, allora vivente. Canonizzazione e beatificazione aumentarono a dismisura sotto Giovanni Paolo II, il Papa che elevò agli altari il numero massimo di Santi e di Sante. Senza arrivare a ciò che scrisse la teologa cattolica Adriana Zarro, secondo la quale bisognerebbe azzerare tutti i santi dichiarati da papa Wojtyla, sta il fatto che il suo successore, Benedetto XVI, ha ristretto le regole per la beatificazione e la canonizzazione e ha raccomandato di essere più severi nei processi. Ha portato, per esempio, le beatificazioni nelle diocesi natali di singoli beati, dimostrando così che si tratta di un culto locale e non universale. E per le canonizzazioni domanda dei processi molto più severi. Con questo, il Papa, ci dice che dobbiamo guardare al modello ultimo della santità che anche per i cattolici è soltanto Gesù Cristo. I Santi sono i nostri fratelli maggiori nella fede. Dobbiamo avere per loro molta stima e chiedere la loro intercessione presso Dio. Purtroppo qualche cattolico preferisce ed ha più devozione ai santi che non a Gesù Cristo. Io stesso sono molto disturbato quando, durante la celebrazione di una Santa Messa, vedo delle persone entrare in Chiesa, andare ad accendere una candelina davanti a S. Antonio o a qualche santo e poi uscire come se la Messa fosse una cosa secondaria di fronte al loro amore per quel santo e per quella santa. Inoltre i santi vanno imitati per le loro virtù e non sono invocati per i propri bisogni. In questo, Chiesa cattolica ed evangelica, potrebbero trovare un accordo che non sia una radicale sospensione di tutti i processi di canonizzazione, ma uno studio sulla vita dei singoli cristiani, scegliendo quelli che possono essere portati come modello di vita evangelica.

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