domenica, novembre 22, 2009

 

Tributo a Cesare

Dare a Cesare

La settimana prossima saremo chiamati a votare sul referendum che contesta la legge che vorrebbe ridurre la tassazione alle imprese che fanno utili. Ho cercato di capire il perché di questa legge votata dai nostri deputati. Volevo conoscere i principi economici ed ho trovato, questa estate, un articolo interessante di Silvano Toppi, su un nostro quotidiano, che porta un titolo molto chiaro: “Meno imposte più crescita, principio da smitizzare”. Per me la diminuzione delle imposte a imprese che fanno utili era già eticamente negativa; non è possibile favorire i ricchi, rendendo i poveri sempre più poveri, con la scusa che diminuendo le imposte si attirano nuovi contribuenti. Silvano Toppi ha confermato “da par suo” questa mia posizione etica. Il problema delle imposte è chiaramente difficile da affrontare, perché nessuno le paga volentieri. Anche Gesù si era chiesto se doveva pagare l’imposta ecclesiastica al tempio, e incaricò Pietro di procurargli le monete per soddisfare a questo obbligo. Ma favorire le imprese che fanno utili, e così aumentare il debito dello Stato, non mi sembra una mossa eticamente approvabile perché lo Stato, per raggiungere i suoi scopi, dovrà pur trovare in altri modi i soldi necessari. Ed allora si aumenteranno gli allievi nelle aule scolastiche per avere meno docenti da pagare, si diminuirà l’aiuto alle opere sociali aumentando il disagio delle persone meno fortunate, si taglieranno i posti letto negli ospedali, si sottoporranno a “mobbing” impiegati e dirigenti statali, si troveranno cioè altre soluzioni che ricadranno su quelle persone che non fanno utili, ma che forse, arrivano con difficoltà alla fine del mese. Io capisco la necessità di avere delle imprese fortemente contribuenti; questo è un principio economico valido. Ma quando, come dice Toppi, questo è un mito che non si è realizzato, e quando l’esperienza dice che nelle casse cantonali questi lauti proventi finanziari non sono entrati, malgrado una politica che tendeva a questi favoritismi, forse bisognerebbe dare più importanza ai principi etici ed aiutare quelle persone che non fanno utili, affinché non si avveri il detto: “I ricchi diventano sempre più ricchi, a scapito dei poveri che diventano sempre più poveri”.

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