domenica, settembre 13, 2009

 

Viaggio in treno, viaggio (poco) sereno

Qualche giorno fa il Cisalpino delle ore 11.10 è partito in orario dalla stazione centrale di Milano ed è arrivato a Lugano con qualche minuto di ritardo. A Melide l’altoparlante ha ripetuto più volte che tutti i viaggiatori dovevano cambiare a Lugano; il treno si trovava sullo stesso marciapiede. Arrivati a Lugano il treno era già partito, per qualche minuto non ha aspettato.
Quest’estate si è tenuta una manifestazione contro il Cisalpino. I manifestanti che hanno fermato un treno per 45 minuti, sono stati denunciati sia alla magistratura italiana, sia a quella svizzera. Ma chi denuncia il Cisalpino? I ritardi non si contano più!
I convogli molto spesso hanno le porte che non si aprono! I vagoni - alle volte - non sono all’altezza di carrozze ospitali! Per non parlare dei servizi igienici... Per la carenza d’igiene sono veri pericoli pubblici. Dopo tanta attesa sono arrivate le nuove macchine, ma si sono subito fermate; si dice che la colpa sia della fabbrica! Ma quello che è peggio è che i treni arrivano con tanto ritardo da far perdere le coincidenze.
Personalmente uso spesso la tratta Bellinzona-Milano e preferisco andare con il treno piuttosto che con l’automobile. Da qualche tempo, però, ho aumentato l’uso dell’auto, anche se mi costa di più tra benzina e pedaggi. Questo perché, se incappo in un convoglio chiamato Cisalpino, sono sicuro di dover sopportare dei ritardi molto forti. La Svizzera era modello per le sue ferrovie veloci ed ospitali. Ora non lo è più.
Gli amici di Milano me lo ricordano spesso perché, anche loro, per arrivare nel Ticino preferiscono usare l’automobile (che intasa e inquina), piuttosto che prendere i treni che ritardano e non sono sempre comodi.
Non approvo la manifestazione avvenuta con l’occupazione dei binari, ma prima di denunciare gli altri, la Società del Cisalpino dovrebbe migliorare se stessa, ricordandosi del detto evangelico: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.

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