domenica, aprile 05, 2009

 

Come pregare

Nell’etic(hett)a della scorsa settimana si è intrufolato un errore di stampa che ha cambiato totalmente il mio pensiero. La frase errata è questa: “mi piacerebbe se i bus venissero tappezzati di preghiere e di giaculatorie” e non di slogan atei. Leggendo il resto si comprende che il mio pensiero è esattamente il contrario e che a quel “piacerebbe” manca una “S” (spiacerebbe), perché non credo che tappezzando i bus di preghiere e giaculatorie si aumenti la fede dei credenti.
Non che io sminuisca il valore della preghiera, ma ogni cosa deve essere proposta nel luogo opportuno. Mi è capitato di essere su un pullman in Oriente e di osservare l’autista che ha frenato il mezzo, è sceso, ha steso il suo tappetino e, rivolto verso la Mecca, si è messo a pregare. Ho rispettato quel suo gesto, ma credo che Allah poteva anche suggerirgli: “Fa' il tuo dovere”, pregherai dopo.
Per noi cristiani ci sono diversi modi di pregare, ne cito tre: l’orazione, la meditazione, la contemplazione.
Di solito i fedeli usano più frequentemente l’orazione (preghiamo con la bocca da os-oris, in latino). Ma in questi giorni ho scoperto che dei bambini sono capaci anche di meditare e di contemplare. Nella nostra chiesa del Sacro Cuore vi è un manufatto che noi chiamiamo “Presepio pasquale”. Si tratta di una costruzione (tipo presepio natalizio) con statuine che rappresentano tutte le scene che vanno dall’Ultima Cena all’Ascensione di Gesù. Oltre che la cena, vi è l’agonia nell’Orto con apostoli dormienti, il bacio di Giuda, il processo di Pilato con Barabba, la flagellazione e consegna della croce, la Via Crucis con la Veronica, la Crocifissione, la deposizione nel sepolcro, la Resurrezione e Ascensione al cielo.
Quando i catechisti o io stesso spieghiamo a bambini e ragazzi queste scene li vediamo attenti (meditazione), meravigliati (contemplazione). Lo trovo un ottimo mezzo didattico per lezioni di catechismo. Venite a vederlo, sono sicuro che vi piacerà.

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