domenica, gennaio 11, 2009

 

Risposta non v'è o forse..

Nei giorni scorsi ho avuto modo di seguire il dramma dei due ecuadoriani morti nel loro furgone. Aiutando il mio confratello Fra Martino che si è interessato di loro in prima persona, ho incontrato il gruppo di parenti e connazionali, li ho visti presenti alle varie celebrazioni nella nostra chiesa dove si sono tenuti i funerali delle due vittime. Di fronte ad un fatto così grave sorgono diversi interrogativi, primo fra tutti quello riportato anche dai giornali, se quelle morti si potevano evitare. Non sono in grado di dare una mia risposta, credo che una seria riflessione - non inficiata da sentimenti polemici - potrebbe essere presa se operatori sociali, autorità politiche si sedessero attorno ad un tavolo a discutere seriamente. Quello che salta subito all’occhio è l’indispensabilità di un centro di pronta accoglienza sia per loro come per molte altre persone che - specie d’inverno - sono al freddo.
Voglio però soffermarmi su un particolare di non poco conto.
Subito dopo il fatto, anch’io ero dell’idea che la soluzione migliore per le due salme sarebbe stata la cremazione e il trasporto delle ceneri in Ecuador e in Spagna dove la donna era domiciliata. I parenti si sono opposti. La cremazione non rientra nella loro cultura, il desiderio di avere vicino una tomba era troppo forte. Certamente le spese erano diverse, alte per il trasporto delle salme, meno per la cremazione. Alla fine la generosità di molti ha permesso il trasporto, rispettando il loro desiderio. Anch’io alla fine ho approvato questa soluzione, onerosa, ma rispettosa del loro modo di vivere un lutto. Mi è infatti sembrato che privati di una tomba secondo il loro modo di onorare e ricordare i morti era sottoporli ad una seconda disgrazia e non consentire loro una elaborazione del lutto che permettesse di riprendere la vita con coraggio e un po’ più di serenità di quella non goduta in queste feste natalizie.
Certamente quando nei prossimi anni vedremo degli ecuadoriani a suonare fuori dai nostri supermercati ci ricorderemo di questi tristi momenti e, spero, continueremo a essere generosi con loro.

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