domenica, aprile 20, 2008

 

In memoriam

Penso di non aver mai usato questa Etic(hett)a, che scrivo da dieci anni, per tessere un elogio funebre, ma questa volta non posso fare a meno di “elogiare” e ricordare Ivo Monighetti. Sono certo di far piacere a lui, pur così modesto, e a diverse centinaia di ex allievi per i quali fu un vero Maestro.
Arrivammo quasi insieme in Magistrale a Locarno, in un momento di fermenti. Erano da poco partiti Segre e Bottani, c’era Monighetti per la psicologia. Enrico Simona e Antonio Spadafora per la filosofia, Ferruccio Marcolli per la didattica. Feci subito amicizia con tutti, senza escludere altri colleghi, ma con Ivo trovai una consonanza e degli interessi comuni. Io prendevo il posto di quel catechista collaudato che si chiamava Don Ettore Gobbi. Venivo dal Liceo di Lugano dove successi a un altro catechista di lungo corso, Don Isidoro Marcionetti, e per qualche tempo tenni ambedue le sedi, spostandomi su e giù dal Ceneri, preparando programmi diversi.
E fu per quest’ultima ragione che Monighetti mi aiutò, perché in Magistrale volli proporre delle lezioni che, oltre alla religione, tenessero presente l’aspetto psicologico e didattico.
Facemmo delle lezioni insieme, ma soprattutto riuscimmo ad organizzare un seminario a Bigorio sulla “psicologia religiosa”, allora appena restaurato ed aperto.
Terminato il mio impegno a Locarno, l’amicizia con Ivo continuò e tutte le volte che c’incontravamo era festa. Per me fu un modello di scienza, un esempio di mitezza, ma anche di autorevolezza, presente con proposte sempre nuove in quella scuola che poi diresse per qualche anno.
Lo invitai a tenere delle conferenze a Spazio Aperto e ricordo che, in una conferenza, disse una grande verità: “L’istruzione prima che nella scuola la si riceve in famiglia; se questa stimola la cultura, la scuola non farà che aiutare a svilupparla; se la famiglia non si cura della cultura dei propri membri, la scuola potrà fare poco”.
Grazie Ivo di aver confermato una mia certezza che da anni sperimento, oltre che nel campo culturale, anche in quello religioso. Grazie.

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