domenica, novembre 18, 2007

 

Primum, mens sana

Se c’è un detto che in questi giorni ha perso credibilità è proprio questo: “Mente sana in corpo sano”. Penso che tutti capiscano il perché. Dopo i fatti che riguardano gli scalmanati ultras del calcio italiano e dopo quelli che riguardano la squadra del Thun, chi ha ancora il coraggio di pronunciare quel detto? Evidentemente non dobbiamo generalizzare e subito condannare, dobbiamo attendere i risultati delle inchieste e che la giustizia faccia il suo corso. Ma dobbiamo riflettere e meditare.
Il detto “Mente sana in corpo sano” mantiene il suo valore se ossequiato in tutte e due le sue parti, cioè se all’allenamento del corpo per ottenere dei risultati sportivi, si accompagna l’approfondimento dell’etica per ottenere un comportamento morale. Se, invece, oltre agli allenamenti sportivi, anziché principi etici, girano folli guadagni economici, ecco che la “mente” non è più sana, ed anche il “corpo” arrischia di non godere di quella salute di cui dovrebbe, perché troppo proteso verso traguardi competitivi sempre più alti per procurarsi maggiori guadagni economici.
Da questo dovremmo dedurre che tutte le squadre sportive, oltre che allenare al proprio sport ed essere giustamente esigenti nel pretendere che lo stesso venga eseguito a regola d’arte, dovrebbero essere scuola di educazione e di etica, mantenendo una scala precisa di valori: prima quelli morali, poi quelli sportivi.
E le famiglie, tanto preoccupate per lo sviluppo fisico e l’educazione sportiva dei propri figli, lo sono altrettanto per l’educazione morale e religiosa degli stessi?
Molte sì, sono capaci di equilibrare. Troppe no, per lo sport tutto è permesso, per l’insegnamento etico tanto è trascurato. Ecco perché si stanno moltiplicando le iniziative di “Scuola per genitori” e di “Educazione sociale” per i figli.
Chi vuole saperne di più mi contatti (e-mail: bellinzona@cappuccini.ch).

Etichette: , ,


Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?