domenica, giugno 03, 2007

 

Pace e bene

Mi è capitato più volte di sentirmi rivolgere questa domanda: “Esistono ancora i Frati Cappuccini nel Ticino?”.
Sì, esistono. Non sono numerosi come una volta e non sono nemmeno visibili come una volta. A metà del secolo scorso vi erano oltre sessanta frati, oggi non arrivano a trenta. Inoltre, una volta, tutti portavano l’abito ed erano facilmente riconoscibili. Oggi, fuori convento, pochissimi portano ancora il saio francescano con il cingolo e i sandali, perciò non sono così facilmente individuabili. Esistono ancora a Lugano al Convento della Salita dei Frati, dove vi è un’attività sociale e culturale; nel Convento di Bigorio, dove accolgono persone che si ritirano per corsi di formazione e di meditazione; alla Madonna del Sasso, dove animano la vita spirituale del Santuario; a Bellinzona, dove hanno una grossa parrocchia e a Faido dove agiscono come parroci nelle comunità della Media Leventina. L’occasione di parlare quest’oggi dei Cappuccini nasce proprio da questo convento che, oggi 3 giugno 2007, celebra i suoi 400 anni di fondazione. Fu voluto dai Signori Svizzeri del Canton Uri, che allora dominavano la Leventina, desiderato dalla popolazione, richiesto alle autorità dell ’Ordine. Attorno alla culla del Convento di Faido troviamo due grandissimi personaggi: un santo, allora generale dell’ordine, diventato poi dottore della Chiesa, fra Lorenzo da Brindisi, e un cardinale di manzoniana memoria Federico Borromeo.
Oggi i frati di Faido celebrano quindi 400 anni della loro attività, circondati dall’affetto di quella popolazione che, in 4 secoli non è mai mancato, fino al punto di accoglierli nelle loro case, quando un militare volle sfollarli dal convento per adibire quella costruzione a lazzaretto per i suoi militi. Tra gli antichi frati spicca un nome: Padre Angelico Cattaneo da Faido. Un uomo che ha amato la sua terra, tanto da dedicandogli le sue ricerche storiche I Leponzi e che è stato amato dai suoi conterranei, apparteneva alle famiglie più in vista di quel borgo. Auguriamo ai frati di Faido di poter continuare a godere dell’affetto della popolazione e a tutti i Cappuccini ticinesi di avere forse un po’ più di visibilità, ma soprattutto di poter continuare il loro lavoro di “Pace e Bene”, conservando quella simpatia che la popolazione del Canton Ticino ha sempre riservato a questi frati poveri, ma nello stesso tempo ricchi di benevolenza francescana.
Chi volesse approfondire, può anche visitare il loro sito web: www.cappuccini.ch per constatare un'interessante, nuova proposta d'incontro.

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