domenica, giugno 17, 2007

 

Modelli di riferimento

La scorsa domenica ho parlato di libri e questa volta voglio continuare il discorso ponendo ai miei lettori un interrogativo che mi è stato rivolto.
Negli scorsi giorni ho presentato a Milano, in due ambienti diversi, il mio libro Ti presento Gesù Cristo, di cui si appresta ad uscire la terza edizione in sei mesi. In ambedue le occasioni, mi è stata rivolta questa domanda: “Perché, secondo lei, questo boom su Gesù Cristo?”. Evidentemente è un fatto che l’interesse attorno alla persona di Gesù sta aumentando. Sempre a Milano, ho trovato una persona che colleziona libri su Gesù e mi ha offerto una lista con una decina di opere recentissime. Perché? A chi mi ha posto questo interrogativo non ho riposto direttamente, ma ho cercato di coinvolgere il pubblico su questa domanda e le risposte sono state le più varie:
Come c’è stata un’infatuazione per le dottrine orientali, così ora ci si “butta” su Cristo.
Gli insegnamenti che ci sono stati dati nell’infanzia sono insoddisfacenti, perciò alcuni vogliono riprendere l’argomento per avere una conoscenza più precisa.
Anche per coloro che non hanno fede, Cristo è un “Grande dell’umanità” e i “Grandi” vanno conosciuti e onorati.
Ma la risposta più frequente, in quei due ambienti rigidamente laici, è stata: “Viviamo in un mondo che ci presenta modelli futili, abbiamo bisogno di modelli validi e convincenti”. Sentendo simile risposta mi sono detto: “L’Etic(hett)a che ho preparato per il Caffé che uscirà domenica prossima (oggi direi domenica scorsa) sui settimanali scandalistici non è solo una mia impressione. "
Per fortuna!

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