domenica, gennaio 21, 2007

 

Denari o soldi.

Etic(hett)a del 21 gennaio 2007

Leggendo l’articolo di fondo della scorsa settimana firmato del direttore di questo settimanale, Lillo Alaimo, col titolo: "Si banalizza il male e si perde il sentimento"; e riflettendo su ciò che sta succedendo nel nostro paese, mi convinco sempre di più che abbiamo tutti bisogno di forti iniezioni di etica e di un supplemento di coscienza se vogliamo far si che il nostro piccolo mondo rimanga un paese di onesti. Tempo fa la religione con l’insegnamento dei dieci comandamenti, la tradizione che faceva degli svizzeri gli uomini dei treni precisi e dal carattere adamantino che vendevano la mucca suggellando il contratto con una stretta di mano, ci ha dato l’illusione di essere il popolo più onesto d’Europa.
Poi ci siamo arricchiti ed il soldo ha tanti poteri d’acquisto, anche quello di comperare altri soldi; i soldi patiscono la malinconia, vogliono essere sempre di più. E per aumentare sono disposti a tutto, in primo luogo a far tacere quelle voci petulanti che prendono il nome di etica, di morale e che escono da quella cattiva consigliera che si chiama coscienza.
Eccoci dunque con la coscienza distorta e l’etica ammutolita.
Dobbiamo ridare una diritta alla coscienza, e una voce all’etica. La famiglia dovrebbe farle rinascere, curare queste nobili operazioni. Genitori e figli, dovrebbero discutere sui principi etici e stimolarsi vicendevolmente a osservarli. Vere lezioni di etica, con riflessioni su casi concreti potrebbero trovare un posticino anche nella scuola, comunque già carica di troppi compiti. Ma forse vi è un’altra strada extrafamiliare ed extrascolastica. Con un gruppo di animatori volontari stiamo organizzando degli incontri mensili tra genitori e figli adolescenti (14-18 anni) per discutere su temi etici e sociali scelti da loro. Funziona! Si sono formati due gruppi con una sessantina di giovani e una trentina di genitori. Dopo due incontri di carattere generale, in questo mese di gennaio primo incontro tematico. Indovinate il tema proposto, sia dai giovani come dagli adulti? I soldi.
Volete partecipare anche voi genitori coi vostri figli?
Telefonate negli orari d’ufficio al n. 091 820 08 85.

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