domenica, dicembre 03, 2006

 

San Nicolao

Etic(hett)a da "il c@ffè", 3 dicembre 2006

Quando mi leggerete, forse San Nicolao è già arrivato nella mia chiesa del Sacro Cuore. Mi direte: San Nicolao anche in chiesa? Non è sufficiente che giri per le strade, e nei supermercati, ecc? Vi rispondo: San Nicolao rappresenta un vero santo, quindi il suo posto è in chiesa, non nei supermercati o in altri luoghi commerciali. Ecco il motivo per cui, quando il Circolo Ippico degli Ufficiali voleva organizzare l’arrivo di San Nicolao al Centro Spazio Aperto, io ho consigliato di farlo arrivare in chiesa dopo la Messa parrocchiale, perché la chiesa è la casa di Dio, dei santi in cielo e della comunità dei credenti in terra che nei santi hanno modelli. Inoltre ricevendolo e salutandolo avrei avuto modo di spiegare ai bambini e agli adulti la vera storia di San Nicolao cercando di togliere la grande confusione esistente fra San Nicolao e Babbo Natale, fra un santo e un rappresentante della Coca-Cola. E quale è questa vera storia?… Perché c’è la tradizione che per San Nicolao si fanno dei doni ai bambini?… Perché nella biografia di questo santo, vescovo della città di Mira (poi detto da Bari dal luogo dove sono venerate le sue reliquie), si legge che Nicolao, quando seppe che un padre voleva avviare alla prost ituzione tre sue figliole perché così si facessero la dote in vista del matrimonio, raccolse la somma necessaria tra i fedeli della sua comunità, poi la sera, di nascosto, gettò tre sacchetti di monete nella stanza delle ragazze che poterono così sposarsi senza passare per l’onta della prostituzione. Due gli insegnamenti, l’aiuto ai poveri e la lotta - tramite la generosità e l’offerta di un lavoro - alla prostituzione.
Insegnamenti attualissimi, perché di poveri ne esistono ancora anche nei nostri paesi e la piaga della prostituzione si rivela non solo il più antico mestiere del mondo, ma anche quello più resistente. Per combatterlo non sembrano servire molto le leggi (anche se necessarie), ma l’aiuto alle giovani donne reclutate da sfruttatori in paesi poveri e avviate ad un mercato disonorante per loro, arricchendo chi le sfrutta, comunque delittuoso.
Comunque anche il fatto che San Nicolao porti i doni ai bambini è una bella tradizione da mantenere e valorizzare, ricordando ai bambini che “si è più beati nel dare che nel ricevere”. Questo detto di Gesù riferito da San Paolo dovrebbe servire per educare grandi e piccini in queste prossime feste affinché si ricordino di coloro che soffrono nella povertà.

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