domenica, giugno 18, 2006

 

Più luce

Etic(hett)a da "il c@ffè", 18 giugno 2006

Qualche settimana fa è stata tenuto un seminario molto interessante sul problema dell’abuso sessuale dei minori. Organizzato dall’Aspi e da Demetra, sostenuto dalla Lav (Commissione permanente di coordinamento per la legge concernente l’aiuto delle vittime dei reati), ha avuto un successo di partecipazione insperato. Oltre 200 partecipanti, poi il numero è stato chiuso per impossibilità del Centro Spazio Aperto di contenere tutti coloro che desideravano iscriversi. Parecchie relazioni interdisciplinari, tutte interessanti, soprattutto quelle dell’invitata d’eccezione la canadese Dott. Marcellina Mion.
Mi sono chiesto: perché così forte interesse?
Il problema esiste, i casi non restano più nascosti, i bambini parlano. Ma la società come risponde?
Con forze specializzate insufficienti, specialmente per i primi interventi. Le richieste al governo per aumentare queste forze cadono nel vuoto. La ragione finanziaria che porta al blocco del personale è sempre presentata come ostacolo insormontabile. Ma qui si tratta di vittime, di bambini e adolescenti che devono essere aiutati a superare traumi che possono condizionare per tutta la vita il loro sviluppo psicologico e la loro vita sessuale.
Dobbiamo dedurre che le autorità non hanno capito l’urgenza del problema come lo avvertono i docenti, gli operatori sociali, la stessa polizia i rappresentanti dei quali affollavano la sala per un’ intera giornata?
Si attende che i bambini e adolescenti non sufficientemente protetti e ascoltati arrivino a qualche atto inconsulto?
Offrire la necessaria attenzione al loro grido è, anche questo, un prevenire il suicidio.

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