domenica, maggio 21, 2006

 

Salire... cantando!

Festa dell'Ascensione
Marco 16, 15-20


La festa dell'Ascensione rimuove in me due ricordi della mia giovinezza che voglio parteciparvi.

Il primo riguarda le processioni che dalle parrocchie della Capriasca salivano quel giorno (e quella di Tesserete sale ancora) al convento di Bigorio. Nell'anno 1951 ero lassù per compiere il mio noviziato alla vita cappuccino e ricordo quell'incedere orante e salmodiante di gente che camminava dietro gli stendardi della propria fede, per riempire la chiesa e il piazzale di colori variopinti e voci intreccianti. Quelle processioni furono per me la prima esperienza indimenticabile di un ritrovo lieto e festoso su quel colle benedetto che mi sarà poi caro per tante altre meravigliose esperienze comunitarie, soprattutto con giovani coppie.
Sono tornato diverse volte a Bigorio per l'Ascensione, ma il ricordo della prima Ascensione vissuta lassù è rimasto indelebile, forse perché mi è sembrato - e mi sembra tuttora - che quel salire verso il monte fosse un voler ripetere anche fisicamente il viaggio che condusse Gesù e gli apostoli sul colle degli ulivi per l'ultimo addio terreno.

Il secondo ricordo è legato agli anni immediatamente successivi, quando da giovane cappuccino nel convento di Lugano, coi miei compagni, si condecorava la Messa dell'Ascensione cantando le "parti mobili" in gregoriano.
Uno fra i pezzi di quell' antichissimo canto della Chiesa che ho sempre privilegiato e che ancor oggi ascolto con molto piacere sui CD è l'antifona d'ingresso, che in italiano dice:

Uomini di Galilea
Perché fissate nel cielo lo sguardo?
Come l'avete visto salire al cielo
così il Signore ritornerà. Alleluja!

Ma tra i due fatti vi è qualche nesso?... Penso proprio di sì!... Infatti il salmo 46, che viene pur cantato in questa festa, annuncia:

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono della tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni;
cantate inni, al nostro Re, cantate inni.

Salire cantando!... Che bel programma di vita!...
Che preparazione meravigliosa a quella che deve essere la nostra ascensione verso il Signore, nel giorno in cui egli verrà a chiamarci per portarci eternamente con sè.

Purtroppo per molte persone - oggi - la vita non è, né un salire, e tanto meno un cantare!...
Molte, fra queste persone, non possono salire cantando sulla strada della vita, perché si trovano in condizioni economiche tali da scivolare sempre più nei bassifondi della miseria, col ventre vuoto, il cuore strozzato e il pianto disperato nella gola.
Queste persone devono suscitare in noi sentimenti di sdegno e propositi di aiuto, perché se sono così è anche colpa nostra; tutto quello che noi abbiamo in più del necessario è rubato a chi non ha l'indispensabile!... Dico, rubato!...
Trasformare il loro corso vitale che va diretto verso il baratro dell'indigenza, aiutarli a risalire col canto della speranza in cuore, deve essere un proposito concreto per chi desidera, prima di tutto, essere uomo e poi cristiano.

Ma vi sono tante altre persone che potrebbero concepire la vita come una scalata verso vette spirituali, o almeno colli religiosi, da compiersi cantando!... E invece preferiscono imputridire nelle pianure del qualunquismo e del materialismo, per poi lamentarsi che non hanno aria pura da respirare e che il loro cuore è gravato da depressioni.
A costoro vorrei ripetere ciò che S. Agostino diceva ai suoi fedeli, ma che potrebbe dire ancor oggi a tutti noi, che di parole e pensieri consolanti e incoraggianti ne abbiamo immenso bisogno.

Scriveva il grande vescovo d'Ippona:

''Sulla terra
il cuore non si corrompe
se s'innalza verso Dio.

Se tu avessi del grano in cantina,
lo porteresti nel granaio
per evitare che marcisca.
Se dunque sposteresti il tuo grano,
portandolo al piano superiore,
a maggior ragione dovresti preoccuparti
del tuo cuore, elevandolo verso il cielo.
In che modo?...

Attraverso atti d'amore, di generosità!
Il corpo sale cambiando di posto;
il cuore si eleva cambiando di volontà''.

Ascensione; cambiamento di posto del cuore!... Elevazione dello spirito!... Anticipazione di quel giorno in cui, anche noi saremo innalzati con Cristo alla gloria del Padre.

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